lunedì 5 ottobre 2015

IL VETRO

IL VETRO

cos'è il Vetro? Curiosità


Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono solidi amorfi assimilabili a liquidi sottoraffreddati ad elevatissima viscosità con i legami intermolecolari e gli attriti interni che ne mantengono inalterata la forma per un tempo lunghissimo.Nel linguaggio comune, il termine vetro viene utilizzato in senso più stretto, riferendosi solamente ai vetri costituiti prevalentemente da ossido di silicio (vetri silicei), impiegati come materiale da costruzione (soprattutto negli INFISSI), nella realizzazione di contenitori o nella manifattura di elementi decorativi (ad esempio oggettistica e lampadari). La maggior parte degli utilizzi del vetro derivano dalla sua trasparenza, dalla sua inalterabilità chimica e dalla sua versatilità: infatti, grazie all'aggiunta di determinati elementi, è possibile creare vetri con differenti colorazioni e proprietà chimico-fisiche.

Il vetro stratificato (in inglese "laminated glass" talvolta tradotto come "vetro laminato" che però genera confusione con il processo produttivo di "laminazione") è stato inventato nel 1909 dal chimico francese Benedictus.
Benedictus si è ispirato a un flacone rivestito da uno strato plastico di nitrato di cellulosa che per una disattenzione in laboratorio è caduto e si è rotto, ma senza aprirsi in pezzi. Egli fabbricò un materiale composito di vetro e plastica in grado di ridurre i pericoli in caso di incidenti automobilistici. L'invenzione non fu immediatamente adottata nel settore automobilistico, ma il primo impiego fu nei vetri delle maschere antigas in uso durante la prima guerra mondiale.
Il vetro stratificato è realizzato unendo due o più strati di vetro ordinario alternato a un foglio plastico di colore simil-latteo, solitamente polivinilbutirrale (PVB). Il PVB è unito a sandwich con il vetro che è poi scaldato a 70 °C e pressato con rulli per espellere l'aria ed unire i materiali, l'operazione viene conclusa inserendo il sandwich così composto in un'autoclave a temperatura e pressione costante, dove si completa il processo di espulsione dell'aria, rendendo così il vetro laminato nuovamente trasparente.
Un tipico vetro stratificato è costituito ad esempio da: 3 mm di vetro / 0,38 mm di polivinilbutirrale / 3 mm di vetro. Il prodotto dell'esempio è definito vetro stratificato (laminato) da 6,38 mm o anche "33.1".
Il vetro stratificato è distribuito comunemente in casse contenenti lastre di 3210 × 2400 mm² e/o in grandi lastre 3210 × 6000 mm², e con accoppiamenti 3⁄3, 4⁄4 o 5⁄5. Altri accoppiamenti vengono eseguiti appositamente su richiesta. Gli strati intermedi possono presentare anche diversi spessori come pure il PVB può essere prodotto colorato in modo da dare all'insieme della lastra un aspetto colorato (tonalità bronzo-grigio). Lo strato intermedio mantiene i pezzi di vetro in posizione anche quando il vetro si rompe, e con la sua resistenza impedisce la formazione di larghi frammenti affilati. Più strati e maggiore spessore del vetro aumentano la resistenza. I vetri antiproiettile realizzati con molti strati di vetro spesso, possono arrivare a 50 mm di spessore. Lo strato di PVB dona al materiale anche un maggiore effetto di isolamento acustico e riduce del 99% la trasparenza alla luce ultravioletta. 

Il vetro stratificato è normalmente impiegato dove ci può essere il rischio di impatti con il corpo umano, oppure dove il pericolo possa derivare dalla caduta della lastra se frantumata. Le vetrine dei negozi, i parabrezza ma spesso anche i finestrini laterali delle auto sono tipicamente realizzati in vetro laminato come pure le zone parapetto delle vetrate interne ed esterne. È considerato un vetro di sicurezza grazie alla capacità di mantenersi compatto se fratturato. E' obbligatorio da Maggio 2014 l'installazione di vetri camera stratificati interni ed esterni in tutte le abitazioni e in tutti i locali.

Tratto da WIKIPEDIA
Dottor Gabriele Morri

venerdì 4 settembre 2015

Il Serramentista Esperto

Il Serramentista Esperto

...imparate a fidarvi !



Ad oggi potete trovare sul mercato "infissi" o complementari, anche in una qualunque ferramenta (non farò nomi), venduti come si vende un qualunque prodotto con etichetta e istruzioni per l'uso.
L'infisso è e deve essere però un articolo che accompagnerà la vostra abitazione per tanto tempo se ben fatto, l'infisso se ben progettato è un comfort nella vostra vita, l'infisso per avere le caratteristiche che deve avere ad oggi deve essere ben posato da personale esperto e aggiornato, l'infisso deve essere esteticamente bello perchè deve essere parte del vostro arredo, l'infisso potrebbe avere bisogno di manutenzione i serramentisti potranno darvi delle garanzie nel tempo i negozi o le rivendite improvvisate no.
Il mestiere del serramentista e quindi dell'artigiano che Vi consiglia, che Vi accontenta in tutto, che Vi posa l'infisso in maniera ottimale, che Vi progetta e produce su misura qualsiasi articolo fattibile voi vogliate, che Vi assiste in caso di necessità, è un mestiere importante e in via di estinzione anche a causa di prodotti qualitativamente mal fatti e venduti senza alcun criterio da negozi improvvisati o commerciali squinternati.
Un infisso ben fatto (come quelli di una volta) DEVE durare per decenni, fidatevi andate un buon serramentista, da un artigiano e cercate di fidarvi nonostante tutto.

Dottor Gabriele Morri

mercoledì 5 agosto 2015

La Parete Estensibile

La Parete Estensibile

detto anche Serramento a Libro


L'apertura a libro viene usata per porte o porte finestre e prevede l'impacchettamento laterale delle ante, che sono tutte collegate tra loro con cerniere e perni che scorrono sui binari inferiore e superiore. Viene usata frequentemente per quegli ambienti che hanno bisogno di tenere spalancati vani finestra particolarmente ampi, come le verande e bar o ristoranti che offrono ai clienti un ambiente chiuso in caso di maltempo ed aperto nelle belle giornate. Le ante sono appese con carrelli scorrevoli al binario superiore e guidate da perni in quello inferiore. In posizione di apertura, il vano serramento resta quasi completamente spalancato; la luce di apertura è uguale alla luce totale meno l'ingombro delle ante impacchettate. La larghezza ed il numero delle ante varia anche in funzione dello spessore dei vetri adottati e della portata massima dei carrelli su cui sono appese. Normalmente il serramento si presenta intelaiato sui 4 lati, ma a fronte di particolari esigenze come ad esempio la rimozione di barriere architettoniche, il traverso inferiore viene sostituito da un profilato sagomato a "omega" incassato nel pavimento.

Normalmente si aprono verso l'interno, in tal caso le ante sono a battente e sia i carrelli che i perni inferiori sono dotati di cerniere, garantendo contemporaneamente sia lo scorrimento nei binari che la rotazione delle ante. Altre cerniere sono fissate in posizioni intermedie dei montanti. In alcuni casi i perni di scorrimento e i carrelli scorrevoli sono fissati a metà dei traversi delle ante, sono indipendenti dalle cerniere e le ante una volta impacchettate restano metà all'esterno e metà all'interno. In questo caso le ante non sono a battente ed il sistema di guarnizioni offre prestazioni inferiori rispetto a quello delle aperture a libro con ante a battente.

L'apertura a libro trova applicazioni anche nei portoni industriali e nelle porte interne più moderne, sostituendo le porte ad un'anta, rispetto alle quali quando sono aperte ingombrano la metà dello spazio.

Dottor Gabriele Morri

domenica 26 luglio 2015

_l'ACCIAIO_

DEFINIZIONE DI ACCIAIO


Acciaio è il nome dato a una lega composta principalmente da ferro e carbonio, quest'ultimo in percentuale non superiore al 2,06%: oltre tale limite, le proprietà del materiale cambiano e la lega assume la denominazione di ghisa.
L'importanza dell'acciaio è enorme, i suoi usi sono innumerevoli, come anche le varietà in cui esso viene prodotto: senza la disponibilità di acciaio in quantità e a basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo le tecniche di produzione dell'acciaio si sono andate perfezionando e diversificando, per cui ai nostri giorni esistono molteplici tipologie di acciai, ciascuna relativa a diverse esigenze progettuali e di mercato.


Il carbonio si presenta esclusivamente sotto forma di cementite o carburo di ferro. Le particelle di cementite presenti nella microstruttura dell'acciaio, in determinate condizioni, bloccano gli scorrimenti delle dislocazioni conferendo all'acciaio caratteristiche meccaniche migliori di quelle del ferro puro.

Gli acciai sono leghe sempre plastiche a caldo, cioè fucinabili, a differenza delle ghise. In base al tasso di carbonio gli acciai si dividono in:
extra dolci: carbonio compreso tra lo 0,05% e lo 0,15%;
dolci: carbonio compreso tra lo 0,15% e lo 0,25%
semidolci: carbonio compreso tra lo 0,25% e lo 0,40%;
semiduri: carbonio tra lo 0,40% e lo 0,60%;
duri: carbonio tra lo 0,60% e lo 0,70%;
durissimi: carbonio tra lo 0,70% e lo 0,80%;
extraduri: carbonio tra lo 0,80% e lo 0,85%.

Gli acciai dolci sono i più comuni e meno pregiati.

Dottor Gabriele Morri
Tratto da Wikipedia

giovedì 16 luglio 2015

PERCHE' SCEGLIERE I SERRAMENTI IN ALLUMINIO ??

PERCHE' SCEGLIERE I SERRAMENTI IN ALLUMINIO ??

11 BUONI MOTIVI


  • L'alluminio è leggero e stabile. I costi di costruzione del grezzo sono molto contenuti e la sua resistenza può essere calcolata con precisione: per questo motivo è ideale per la costruzione di serramenti, finestre, porte e facciate di grandi dimensioni.
  • L'alluminio è riciclabile, può essere rifuso all'infinito con un consumo di energia limitato. Più alluminio viene riciclato, più è economico.
  • L'alluminio è resistente al fuoco: se utilizzato in accoppiamento con idonei materiali isolanti, può essere utilizzato per la costruzione di porte resistenti al fuoco per circa 30 minuti.
  • L'alluminio è sicuro, ovvero è particolarmente resistente all'effrazione se unito a speciali accessori.
  • L'alluminio è ecologico e in nessun modo nocivo , anche in caso di incendio infatti non sprigiona alcuna sostanza nociva per l'ambiente.
  • L'alluminio è il materiale del futuro perchè è quasi interamente riciclabile ed offre all'architettura una varietà creativa di forme e colori unica.
  • L'alluminio è durevole e rivalutabile poiché non si corrode ne si deteriora; gli elementi costruttivi resistono per tutta la vita senza bisogno di manutenzione, la superficie esterna si mantiene sempre come il primo giorno.
  • L'alluminio è pratico; viene infatti utilizzato ossidato o verniciato. Oltre alla pulitura non è soggetto a nessun'altra manutenzione (si pulisce allo stesso modo del vetro).
  • L'alluminio è modellabile a piacere: si possono estrudere geometrie articolate ideali per infssi.
  • L'alluminio è orientato al design ed è quindi il materiale da utilizzare nella moderna architettura, duttile ad ogni forma e colore, tradizionale e moderno al tempo stesso.
  • L'alluminio è risparmio energetico.

Al giorno d'oggi, i serramenti e gli infissi in alluminio offrono diversi vantaggi:
  1. inalterabilità nel tempo;
  2. impermeabilità all'aria e all'acqua;
  3. isolamento termico e acustico;
  4. assenza di manutenzione.
Dottor Gabriele Morri

venerdì 10 luglio 2015

Tipologie di SERRATURE

Quale SERRATURA fa per noi?
Impariamo a conoscere le varie tipologie:



Serrature con chiave tradizionale, a spillo e a doppia mappa, tutte all'insegna della sicurezza più assoluta e della massima affidabilità.

Serrature per fasce a cilindro e a doppia mappa:
versioni elettriche e meccaniche;

Serrature per montanti a cilindro:
versioni elettriche e meccaniche;
versioni con catenaccio basculante;
versioni con funzionamento ad ingranaggi;

Serrature multipunto:
versioni elettriche e meccaniche;
versioni con catenaccio basculante;
versioni con funzionamento ad ingranaggi;
versioni modulari con funzionamento ad ingranaggi.

Dottor Gabriele Morri

martedì 7 luglio 2015

Agevolazioni Fiscali per RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

AGEVOLAZIONI FISCALI: i limiti.



La detrazione fiscale delle spese per interventi di ristrutturazione edilizia è disciplinata dall’art. 16 -bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi).
Dal 1° gennaio 2012 l’agevolazione è stata resa permanente dal decreto legge n. 201/2011 e inserita tra gli oneri detraibili dall’Irpef.
La detrazione è pari al 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 48.000 euro per unità immobiliare. Tuttavia, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, il decreto legge n. 83/2012 ha elevato al 50% la misura della detrazione e a 96.000 euro l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio.
Questi maggiori benefici sono poi stati prorogati più volte da provvedimenti successivi.
Da ultimo, la legge di stabilità 2015 (legge n. 190 del 23 dicembre 2014) ha prorogato al 31 dicembre 2015 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.

Dottor Gabriele Morri